E’ ormai un dato scientifico certo che la presenza di estese ricostruzioni in amalgama d’argento possano dare origine a sintomi e malesseri generalizzati di difficile interpretazione che vanno dalla cefalea alla dispepsia a causa del lento rilascio nel tempo di piccole quantità di mercurio contenute nella stessa amalgama (il cosiddetto “piombaggio“).

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Già da tempo in alcuni paesi europei, i relativi Ministeri della Salute hanno proibito l’utilizzo delle sopracitate “amalgame”, vietandone l’uso e la relativa commercializzazione.

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Oggi la tecnologia e i nuovi processi produttivi hanno introdotto sul mercato materiali definiti “Ormoceramiche“e “Policarbonati“, che permettono delle ricostruzioni estetiche durevoli nel tempo e con scarso margine d’infiltrazione e contrazione da polimerizzazione. Sono materiali molto simili allo smalto dentale per colore e resistenza, e soprattutto completamente atossici in quanto privi di mercurio e materiali metallici. Con i materiali compositi, il dente riprende la sua naturale forma e colore rendendo invisibile a chiunque la presenza di qualsiasi cura effettuata.